Inganna l’Algoritmo Social per ottenere più visibilità
Purtroppo gli algoritmi social privilegiano l’interazione e non la qualità dei post.
Ormai lo sappiamo tutti: le fotografie di gattini e le storie strappa lacrime sono le più viste e commentate sui Social.
Puoi scrivere il contenuto più accattivante e professionale che vuoi, ma la semplice immagine di un cucciolo otterrà molti più like e commenti e di conseguenza il social network gli concederà ancora più visibilità. Si tratta di un circolo virtuoso che nel caso di contenuti complessi e di valore si trasforma spesso in un circolo vizioso.
L’algoritmo social è infatti studiato per aumentare il tempo medio speso dall’utente sul social e per farlo privilegia i contenuti che suscitano più interesse.
Certo, il target è importante e LinkedIn è diverso da Facebook o Instagram. Tuttavia ho purtroppo notato come anche sul social network professionale stiano comparendo post “da Facebook” e ottengano ugualmente molte interazioni e di conseguenza una forte visibilità.
Ma siamo però sicuri che assecondare gli obiettivi del social network con contenuti da “fast food” sia funzionale al nostro branding?
A mio avviso la risposta non può che essere negativa: scrivere contenuti studiati per piacere all’Algoritmo Social finirà per danneggiare il tuo Personal Branding invece di renderlo più autorevole.
Tuttavia il miglior contenuto non ottiene alcun risultato se non viene mostrato al target: è come una brochure chiusa in un cassetto!
Ti chiederai allora come risolvere l’impasse…
5 CONSIGLI PER INGANNARE L’ALGORITMO SOCIAL…
1 – NON INSERIRE LINK DIRETTAMENTE NEI POST
Gli algoritmi dei social e in primis quello di LinkedIn riducono notevolmente la visibilità di un post che contiene un link verso l’esterno. Questo perché va contro gli interessi del social network che mira a trattenere gli utenti sulla sua piattaforma.
Per questo motivo alcuni autori su LinkedIn inseriscono il link nei commenti e non nel post.
2 – RICERCA L’INTERAZIONE
Lo stesso post può terminare con una frase che mira esplicitamente ad ottenere l’interazione della persona: es. “cosa ne pensi”.
LinkedIn stesso suggerisce di citare alcune persone per spingerle ad interagire e iniziare una conversazione che poi l’algoritmo premierà.
3 – RICORRI AL NEWSJACKING
Il newsjacking consiste nella pratica di sfruttare l’attualità o le notizie in modo tale da promuovere o pubblicizzare il proprio prodotto o marchio.
In poche parole devi scrivere contenuti su argomenti fortemente d’attualità dove molte persone sono alla ricerca di informazioni ma ci sono ancora pochi contenuti disponibili sul web.
Ne parlo diffusamente nell’articolo dedicato al newsjacking.
4 – USA I FORMATI CHE L’ALGORITMO SOCIAL PRIVILEGIA
In linea generale i social network da qualche anno tendono a privilegiare soprattutto i formati video perché le persone li preferiscono rispetto a leggere un lungo testo. Ancora una volta tuttavia non deve trattarsi di un link esterno (es. a Youtube).
Ricorda poi che quello che funziona oggi potrebbe non funzionare più già a partire da domani…
5 – RICORRI ALL’ADVERTISING
Oggigiorno se sei una società o un professionista che vuole ottenere visibilità in modo veloce non puoi prescindere dalla sponsorizzazione dei tuoi contenuti.
Per quanto tu possa essere bravo e competente, ormai gli algoritmi mostrano comunque i contenuti naturali solo ad una ristretta minoranza dei tuoi fan/collegamenti.
In passato non era così, ma semplicemente perché i social network nella prima fase della loro vita mirano ad attirare produttori di contenuti e a crescere velocemente.
Poi arriva la fase di monetizzazione…