Quanto vale l’informazione regalata?
Da sempre i guru del web affermano che la migliore strategia per ottenere visibilità, autorevolezza e per fidelizzare i visitatori è quella di fornire contenuti di qualità gratuiti. Anch’io, nel mio piccolo, in questo blog fornisco contenuti assolutamente free.
Ma qual è il valore percepito di una informazione regalata?
L’informazione oggi ha un valore diverso rispetto al passato. Prima dell’avvento del web la conoscenza era merce rara e preziosa. Quando nei primi anni ’90 iniziai ad interessarmi professionalmente della programmazione dei computer, le uniche fonti disponibili erano i libri tecnici. A Milano almeno una volta al mese di sabato pomeriggio mi recavo alla Hoepli alla ricerca di qualche novità. Erano tutti libri in lingua inglese e la disponibilità non era certo abbondante! I libri con i “trucchi” di programmazione già pronti poi, erano ancora più rari dei noiosi manuali…ricordo con nostalgia i libri di Francesco Balena e di Peter Norton.
Oggigiorno la situazione è completamente capovolta. Per qualunque domanda esiste sul web una moltitudine di risposte gratuite. E per un programmatore di computer moderno è un gioco da ragazzi trovare sul web codice già pronto per il copia e incolla.
Ma a questo punto è lecito domandarsi: qual è il valore percepito di un’informazione regalata per la persona che l’acquisisce? Io credo che quel valore sia ZERO.
Può essere anche utilissima (nell’esempio fatto uno script scaricato per un programmatore vuol dire un mal di testa e qualche ora di lavoro risparmiati) ma essendo presente in abbondanza il suo valore non può essere che nullo.
Ma allora, cosa possiamo ricavare da questa conclusione?
1 – POCHI CONTENUTI GRATUITI DA SOLI NON BASTANO PER FIDELIZZARE
I contenuti gratuiti aiutano a posizionarsi nell’attività di Personal Branding e sono fondamentali per generare traffico sul sito professionale (se sei qua che stai leggendo questo articolo…) ma fidelizzare il visitatore non è scontato. Anzi, è una sfida difficilissima perché la competizione è elevatissima.
2 – I CONTENUTI CHE RISOLVONO PROBLEMI PRATICI GENERANO PIÙ VISITE MA FIDELIZZANO MENO
Un contenuto che risolve un problema (es. come scaricare i collegamenti LinkedIn) genera molte più visite ma in generale garantisce meno la fidelizzazione del visitatore. Questo perché la persona ha come obiettivo la risoluzione del suo problema e mira esclusivamente al risultato immediato. Una volta raggiunto lo scopo è appagata e ritorna immediatamente all’occupazione precedente.
3 – I CONTENUTI CHE FANNO RIFLETTERE GENERANO POCHE VISITE MA FIDELIZZANO E CREANO MAGGIORE AUTOREVOLEZZA
I contenuti di natura strategica o che portano a riflessioni generano sicuramente un numero minore di visite spontanee ma a mio avviso sono molto più utili per fidelizzare e in ottica di Personal Branding.
Questo perché l’approccio mentale con cui si visita un contenuto di questo tipo è sicuramente diverso da quello che sorge per risolvere un problema di natura pratica.